Ott 13

I ricercatori e i malati di atassia: straordinario confronto

Si è svolto ieri l'incontro tra i ricercatori dell'Università di Ferrara e i ragazzi colpiti da atassia accompagnati dalle loro famiglie.

Un importante incontro tra chi soffre di atassia, una malattia degenerativa incurabile e dall’esito sempre infausto e i ricercatori dell’Università di Ferrara che stanno cercando, giorno dopo giorno, una cura alla malattia.
Un confronto fatto di speranze, quelle dei malati e di impegno dei ricercatori che hanno potuto vedere da vicino cosa significa essere malati di atassia nella vita quotidiana, con tutte le limitazioni e le difficoltà correlate.
Il progetto di ricerca è finanziato dalla Fondazione A.C.A.RE.F di Ferrara, in collaborazione con Università di Ferrara e AISA (Associazione Italiana per la lotta alle sindromi atassiche) ed ha l’obiettivo di trovare una soluzione che blocchi il decorso della malattia, fino alla cura definitiva.
I malati e le loro famiglie sono stati accolti dalla Prof.ssa Peggy Marconi – Responsabile del Progetto di Ricerca – e della Ricercatrice Dott.ssa Francesca Salvatori, che hanno illustrato risultati ottenuti, con un linguaggio chiaro e comprensibile anche per chi non è laureato in discipline scientifiche. I malati hanno potuto vedere e toccare con mano ciò che accade nei laboratori e conoscere anche tutti i giovani ricercatori tirocinanti e laureandi che fanno parte del gruppo di ricerca.
«Conoscere finalmente le persone affette da questa terribile malattia – spiega la Dott.ssa Salvatori - e sapere che per loro il mio lavoro e quelli del team di ricerca è una speranza concreta mi riempie di orgoglio e mi stimola a fare sempre meglio. La ricerca scientifica è l’unica risorsa per questa e altre malattie incurabili e ancora poco conosciute e speriamo che aprire i laboratori serva anche a stimolare le persone a investire in questi progetti».
Soddisfazione anche da parte della Dott.ssa Tugnoli, neurologa dell'Ospedale di Cona che collabora con la Fondazione Acaref per il progetto di Sostegno alla Persona, un aiuto quotidiano ai malati di atassia e ai disabili. «É stato un evento fuori dall'ordinario, che dovrebbe diventare una pratica comune per avvicinare il mondo accademico alle persone e far comprendere a tutti quale fondamentale lavoro svolgono i ricercatori, fatto viagra belgique di passi avanti anche minimi che, messi insieme, possono salvare molte vite da patologie debilitanti che non lasciano scampo.»
«Un' iniziativa che dimostra l'impegno e la volontà di raggiungere al più presto la meta sperata» – commenta la Dott.ssa Maria Teresa Litani, Presidente AISA Onlus Nazionale, che ha voluto mandare il suo sostegno a distanza.
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