Lug 28

Gioia di vivere è il nostro nuovo progetto sociale

Partirà a settembre il nuovo progetto a carattere sociale, rivolto a persone anziane e disabili, con l’obiettivo di includerle nella società, creare aggregazione e migliorare la qualità di vita di chi rischia, altrimenti, di essere emarginato.

“Abbiamo scelto il nome “Gioia di vivere” per questo progetto – spiega Silvio Sivieri, presidente della Fondazione - perché gli anziani, così come i disabili che devono affrontare i sintomi di malattie degenerative gravi ed invalidanti, rinunciano fin troppo spesso a vivere una vita piena nella comunità con la possibilità di seguire le proprie passioni. Tendono, dunque a sopravvivere in solitudine, anziché vivere pienamente. Noi vogliamo, invece, che per loro venga il tempo della bellezza, della musica, sensazioni e luoghi dove esprimere le proprie potenzialità”.

Un progetto importante e strutturato, che va ad aggiungersi alle molte iniziative che la nostra Fondazione sta portando avanti su tutto il territorio. Accanto a quelli socio – assistenziali e al finanziamento della ricerca scientifica per trovare una cura per le eredoatassie (Atassia spinocerebellare di tipo I), la Fondazione punterà, dunque, su azioni mirate per la qualità di vita di anziani e malati. Un obiettivo che da diversi anni viene perseguito attraverso percorsi di musicoterapia a Ferrara e Polesella (Ro) e che ora viene ampliato attraverso nuove attività.

“Le attività del nuovo progetto – continua Sivieri – saranno fortemente personalizzate e avranno principalmente carattere ludico-ricreativo. Ogni persona sarà seguita specificatamente in base alle sue esigenze e alle sue capacità, che verranno così valorizzate al meglio. Le sedute avranno una cadenza settimanale e saranno proposte da settembre a maggio dell’anno successivo, mentre stiamo valutando altri progetti per l’estate, proprio per garantire un sostegno continuativo duraturo. La Fondazione, inoltre, continuerà a finanziare e organizzare micro progetti rivolti a ragazzi con disabilità, incentrati sull’acquisizione di percorsi di semi-autonomia presso agriturismi, case vacanza e luoghi ricreativi. Un impegno costante – conclude Sivieri – che risponde alla crescente necessità di ampliare il ventaglio dei bisogni sostanziali dell’individuo. Per noi socializzazione, partecipazione attiva alla comunità, solidarietà reciproca e autonomia individuale sono importanti come il bisogno di nutrirsi e di respirare. Perché non possiamo davvero accettare che un individuo in difficoltà non possa più dedicarsi alle attività quotidiane e perda la gioia di vivere. Faremo del nostro meglio per invertire questa tendenza che, purtroppo, caratterizza sempre più la nostra società”.

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