Mag 16

Una nuova “guerriera” per vincere la battaglia contro l’atassia

Il nostro progetto di ricerca sulle sindromi atassiche non si ferma, anzi prosegue con ancora più forza e vitalità, grazie a Mariangela Pappadà, una nuova ricercatrice che da quest’anno lavorerà a stesso contatto con Peggy Marconi e Francesca Salvatori.
Grazie anche al sostegno dell’associazione A.I.S.A. Lombardia, abbiamo potuto compiere un’importante passo in avanti nel progetto di ricerca sulle sindromi atassiche, finanziando la borsa di studio di Mariangela che, oltre a lavorare sull’atassia spinocrebellare di tipo I (SCA1), inizierà lo studio sulla SCA2.
“Attualmente – spiega Mariangela Pappadà – le mie colleghe stanno lavorando costantemente sulle cellule epiteliali raccolte attraverso il prelievo dei tessuti effettuato su pazienti con SCA1 nel 2018, al fine di individuare la strategia terapeutica migliore e delineare gli step successivi. E devo dire che si stanno avendo i primi risultati di correzione del danno genetico. Il passo successivo sarà una terapia personalizzata, che prevede il silenziamento del gene malato, lasciando intatto e funzionante quello sano. Tutte queste strategie terapeutiche possono essere utilizzate anche per il trattamento dell’Atassia Spinocerebellare di tipo II (SCA2), in cui il gene coinvolto presenta lo stesso tipo di mutazione genetica riscontrabile nella SCA1 e su questo mi impegnerò nei prossimi mesi”. Le nostre ricercatrici vi aspettano a “Porte Aperte sulla Ricerca” che si terrà venerdì 5 Luglio 2019 presso i laboratori dell’Università di Ferrara (via Fossato di Mortara 70) dove presenteranno i primi risultati raggiunti e le prospettive future. In tale occasione si potranno visitare i laboratori di ricerca e conoscere da vicino chi sta lavorando a questo importante e ambizioso progetto.